A Giugno di quest’anno abbiamo deciso di andare in Marocco. 7 giorni a disposizione e 2000 km da percorrere. Forse un po’ azzardato? Non penso.
Ho aspettato un po’ a scrivere questo articolo. Ci tenevo ad essere il più obiettivo possibile. Dovevo lasciar passare un po’ di tempo per contestualizzare tutto nella mia testa.
Un viaggio in Marocco è un vero viaggio on the road. Gli imprevisti sono dietro ogni angolo e questo è anche il bello dell’Africa in generale.
Per affrontare questo viaggio ho scelto il mio obiettivo 50 mm. Volevo poter essere abbastanza dentro la situazione ma non volevo nemmeno isolare troppo i miei soggetti considerando anche i colori del Marocco.
Devo dire che come paese Arabo, forse è quello in cui sono stato, dove maggiormente le persone non amano essere fotografate.
Sotto le stelle in moschea
Sarebbe complicato parlare del Marocco senza citare la religione.
È il paese arabo più diverso per più aspetti. Quello principale è legato all’architettura. Le moschee normalmente sono con cupole circolari, i minareti sono posti sul perimetro di esse e l’architettura è simmetrica ma non basata su un solo numero.
Qui in Marocco tutto è su base quadrilatera e la simmetria è quasi un’ossessione. Se ne ha una prova nelle moschee (purtroppo quelle visitabili non sono molte per i non musulmani) e negli edifici che ospitavano le Madrasa, le antiche scuole islamiche, chiuse dagli anni ’60.
La moschea più bella visitata nel nostro viaggio è quella di Casablanca, la famosa moschea di Hassan II.
È una moschea gigantesca, la più grande del Marocco e una delle più grandi del mondo.
Se andrete in Marocco la visita è assolutamente consigliata.
La cosa che più mi ha colpito di questa moschea è l’attenzione alla sua costruzione.
Durante la nostra visita abbiamo avuto la fortuna di assistere alla sua apertura. Non ci potevo credere.
Osservo esterrefatto questo enorme soffitto aprirsi sopra le nostre teste.
Cerco il punto migliore per riprendere questo momento e lo immortalo per sempre.
Mi ha davvero emozionato.
Come avrete potuto leggere nei blog di altri nostri viaggi, siamo molto legati all’atmosfera che offrono le moschee e devo dire che anche questa volta non siamo stati delusi.
Corse nel blu
Andando verso nord non potevamo non passare dalla famosa città blu, Chefchaouen.
Questa città si trova in mezzo a valli formate da colline nel nord del Marocco. È una zona famosa anche per la produzione di marijuana.
Appena arrivati ne abbiamo avuto la prova.
Siamo subito stati presi d’assalto da dei locali che volevano venderci dei tour per visitare le Farm di marijuana.
Abbiamo dovuto insistere parecchio per lasciarci andar via senza dover acquistare nulla. Alla fine ci hanno fatto parcheggiare l’auto in un “posto sicuro” e dopo averci chiesto 200 dhiram (circa 20€) ci hanno lasciato andare.
Un insieme di case costruite su queste ripide colline. Ogni casa è blu con i terrazzi bianchi. A completare la vista c’erano delle nuvolette che incorniciavano le montagne, mi è sembrato di osservare un quadro.
Usciamo di corsa dal riad e ci rendiamo presto conto di non essere gli unici a correre. È pieno di bambini che si rincorrono tra le vie strette della città blu.
È bellissimo veder giocare i bambini tra le vie. Mi ha ricordato la mia infanzia. Volevo poter immortalare quel momento di gioia.
Volevo che attraverso la mia immagine potesse trasparire quel sentimento di spensieratezza che si prova in età bambina.
Cerco il punto migliore a livello di composizione. Una volta trovato era solo questione di aspettare. Ma l’attesa è stata davvero breve, arrivano 3 bambini di corsa. Mi superano e subito girano l’angolo.
Click.
Quando guardo quest’immagine posso ancora sentire le loro risate.
Linee e scimmie
Prima di partire per un viaggio ci informiamo non poco. Cerchiamo di scovare tutte quelle cose particolari che un luogo può offrire.
Scopro con piacere che il Marocco, a differenza dell’immaginario comune è composto per buona parte da montagne. In un punto specifico poco lontano di Ifrane, esiste una colonia di scimmie che vive nei boschi a 1500 metri.
Decidiamo di andare a vederle. Arrivati a Ifrane (chiamata la Svizzera marocchina a causa dei suoi tetti a punta e la sua ricchezza mediamente più alta di tutto il Marocco) incontriamo subito una scimmia che ci attraversa la strada.
Ci addentriamo verso i boschi delle scimmie e molto presto le incontriamo.
Ciò che un po’ ci ha disturbato è l’insistenza di persone che si ritengono proprietarie delle scimmie. Sono per lo più pastori della zona che cercano in ogni modo di guadagnare da animali che dovrebbero essere liberi ma che loro tendono ad addensare in alcuni punti con l’inganno del cibo.
Vieni preso da assalto dalle persone che cercano in ogni modo di venderti qualcosa.
Durante uno di questi momenti frenetici facciamo il nostro primo incontro con una famiglia di scimmie.
Fanno davvero ridire, sono degli animali molto buffi.
Risaliamo in macchina e proseguiamo la strada. Di lì a poco vediamo tantissime scimmie, finalmente libere senza persone che se ne appropriano solo perché passano di lì.
Una di queste si avvicina a noi e ci fissa. In quel momento vengo colpito particolarmente dal suo sguardo. Prendo la mia macchina e la inquadro.
Era perfetta, ma era troppo perfetta.
Le linee dell’asfalto scura e della terra cosparsa di aghi di pino potevano essere utilizzate per comporre meglio l’immagine.
Non sarebbe stata dritta ma sarebbe stata più interessante. Cerco le linee e scatto.
Il risultato lo trovo bellissimo ogni volta che lo guardo. E gli occhi,… Quegli occhi…
Medina
Durante la nostra visita a Fes abbiamo deciso di perderci tra le vie della Medina.
Il modo migliore di immergersi nella cultura marocchina è stata per noi comprare un tour insieme ad una guida del posto suggeritaci dal proprietario del Riad.
Diffidate delle guide improvvisate.
Le vie sono ricche di colori, persone, odori, urla, risate,.. è davvero un luogo fuori dal tempo.
La nostra guida ha subito capito cosa ci interessava vedere e ci ha accompagnato in luoghi che non avremmo mai potuto vedere da soli.
Durante una visita ad un centro tessile ci addentriamo dentro una via molto stretta ma coloratissima. Visitiamo il centro e guardiamo affascinati i tappeti colorati che tentano di venderci, ma ormai eravamo preparati.
Esco fuori e respiro. Proprio in quel momento mi giro perché mi sentivo osservato.
Non mi sbagliavo un signore di mezza età era appoggiato ad un muro con aria annoiata mentre fumava la sua sigaretta.
Era perfetto li in mezzo. Una scena da posa ma reale al 100%. Decido di immortalarlo. Scatto e lui sorride, tira su il braccio e continua a fumare la sua sigaretta.
Il Marocco è davvero un paese pieno di contrasti e ricco di cultura.
Purtroppo negli anni si è adattato troppo a noi occidentali e le attrazioni turistiche risentono molto di questo aspetto.
Spesso i posti sovraffollati di turisti perdono quella magia culturale legata alle tradizioni per diventare un qualcosa che scimmiotta in modo grottesco l’interpretazione di una cultura.
Se si va oltre tutto questo rimarrete stupiti dai paesaggi, dall’architettura, dal cibo, dalle persone. Il Marocco è un luogo davvero magico.
Per scoprire di più di questo paese, e vivere al meglio le nostre sensazioni potete vedere i nostri video qui.